Prestazioni in convenzione con il SSN DCA n° 000339 del 14/11/2012
Le mobilizzazioni articolari hanno l obbiettivo di ripristinare una corretta ampiezza dei movimenti articolari.
Esistono diversi tipi di mobilizzazioni,mobilizzazioni osteopatiche,che lavorano sui segmenti ossei,mobilizzazioni miotensive,che sfruttano la contrazione muscolare per correggere il sistema osseo e infine mobilizzazioni riflessogene che sfruttano meccanismi riflessi.
La mobilizzazione è un movimento passivo effettuata su un articolazione scheletrica con l obbiettivo di ripristinare una corretta ampiezza di movimento (range of movement).
Le tecniche di mobilizzazione articolare sono utilizzate per migliorare la mobilità dell’articolazione e ridurre il dolore a livello articolare ripristinando i movimenti accessori e consentendo in questo modo un escursione articolare completa,senza limitazioni e senza dolore. Le tecniche di mobilizzazione possono essere utilizzate per raggiungere vari obbiettivi terapeutici,sia meccanici che neurofisiologici: riduzione del dolore,riduzione della contrattura di difesa muscolare,allungamento dei tessuti circostanti,in particolare della capsula e dei legamenti, effetti riflessogeni che possono facilitare o inibire il tono muscolare o il riflesso da stiramento, effetti posturali che migliorano la consapevolezza posturale e cinestesica.
Quando le mobilizzazioni vengono applicate alla colonna vertebrale sono note come mobilizzazioni cervicali,dorsali o lombari in base al segmento della colonna interessato.
Le mobilizzazioni osteopatiche o manipolazioni hanno lo scopo di riposizionare la vertebra o il segmento scheletrico in disfunzione attraverso un gesto terapeutico chiamato ‘thrust’. Il processo di normalizzazione va ad esercitarsi su un piano meccanico,in quanto il posizionamento articolare ed il senso di direzione del thrust vanno a produrre un azione di decoaptazione, separazione delle faccette articolari fissate,portando alla liberazione delle costrizioni meccaniche articolari. Inoltre la normalizzazione articolare va ad agire sul piano neuromuscolare,provocando uno stiramento dei muscoli ipertonici che bloccano e fissano con la loro tensione la disfunzione.
CONTROINDICAZIONI:
Le tecniche di mobilizzazione e manipolazione non vanno utilizzate in caso di artiti infiammatorie,tumori dell’osso,interessamento neurologico,fratture ossee,presenza di dispositivi interni di fissaggio o stabilizzazione e patologie a carico dell’arteria vertebrale.
Le mobilizzazioni e manipolazioni devono essere eseguite soltanto da persone appositamente istruite sulle modalità di esecuzione,poiché,per l’efficacia del trattamento sono necessarie competenze specifiche.
Nel nostro studio effettuiamo questo tipo di trattamento e siamo a completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
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