Tecar

Letteralmente trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo rientra nel gruppo delle terapie che si basano sull’effetto termico.
E’ una termoterapia endogena nel senso che il calore non viene trasmesso direttamente dall’apparecchio ma avviene a causa dello spostamento degli ioni che avviene nel corpo (dielettrico) interposto tra due conduttori (condensatore).
Un’armatura del condensatore  è costituita da una piastra ferma appoggiata sulla cute e dai tessuti biologici sottostanti.
L’esecuzione della terapia prevede due fasi:
nella prima (detta capacitiva)  l’elettrodo attivo è rivestito in ceramica che diventa il mezzo ad alta resistenza intorno al quale si verifica il maggiore effetto termico: ecco perché in modalità resistiva la risposta più importante si ha a livello dei tessuti molli più superficiali (muscoli soprattutto);
nella seconda fase (resistiva) neanche l’elettrodo attivo è isolato; il dielettrico diventa il tessuto a più alta resistenza che si trova trai due metalli: osso, tendini e legamenti.
La terapia prevede che comunque vengano eseguite entrambe le fasi: anche se si vuole trattare i tessuti più profondi si esegue comunque  prima la fase capacitiva.
L’elettrodo attivo è mantenuto in movimento dall’operatore.
Trova applicazione terapeutica soprattutto in campo sportivo in virtù dell’effetto biostimolante  e termico che genera. Soprattutto in fase acuta e cronica (si inizia il trattamento ad almeno 48 ore dall’evento acuto) è indicata in caso di: contratture e lesioni muscolari, traumi articolari, lesioni ligamentose, lombalgie acute e croniche artrosi.
Controindicato in presenza di pacemaker o di protesi acustica.
In caso di protesi metallica si può applicare la modalità capacitiva a livello medio-basso; se ne sconsiglia l’uso in presenza di sostanze plastiche come il polietilene.